Archeologia umida e subacquea
Si è concluso il cantiere archeologico nell’isola di Mazzorbetto, dove, oltre al piano in conci già relazionato, è stata rilevata un’altra anomalia che nei mesi di luglio e di agosto è stata oggetto di approfondimento di indagine da parte dei nostri operatori, diretti dall’archeologo subacqueo dott- Stefano Medas.
La zona che aveva dato esito positivo durante la sondinatura è stata messa in luce con un pre-scavo a benna, assistito dagli O.T.S. completato con sorbonatura manuale.
L’area è risultata di sicuro interesse archeologico in quanto trattasi probabilmente di una difesa spondale o di un’arginatura con presenza di una palificata. È stato rinvenuto molto materiale per l’imbonimento costituito prevalentemente da embrici, frammenti di anforacei, tegole etc.
Il rilievo della struttura è avvenuto con visibilità pressoché nulla. Per realizzare la documentazione fotografica subacquea si è dovuto ricorrere all’utilizzo del “cono d’acqua” che ha dato discreti risultati.
Ora si attendono i risultati degli esami al radiocarbonio e dendrocronologici che saranno eseguiti sui campioni lignei prelevati e che permetteranno la collocazione temporale della struttura.